Nuova Riveduta:

Genesi 3:15

Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno».

C.E.I.:

Genesi 3:15

Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stirpe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».

Nuova Diodati:

Genesi 3:15

E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei; esso ti schiaccerà il capo, e tu ferirai il suo calcagno».

Riveduta 2020:

Genesi 3:15

E io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la sua progenie; questa ti schiaccerà il capo, e tu le ferirai il calcagno”.

La Parola è Vita:

Genesi 3:15

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 3:15

E io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo, e tu le ferirai il calcagno'.

Ricciotti:

Genesi 3:15

Porrò inimicizia fra te e la donna, fra la stirpe tua e la stirpe di lei; essa ti schiaccerà il capo, e tu insidierai il suo calcagno».

Tintori:

Genesi 3:15

Ed io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua progenie e la progenie di lei; essa ti schiaccerà la testa e tu la insidierai al calcagno».

Martini:

Genesi 3:15

Porrò inimicizia tra te, e la donna, e tra il seme tuo, e il seme di lei. Ella schiaccerà la tua testa, e tu tenderai insidie al calcagno di lei.

Diodati:

Genesi 3:15

Ed io metterò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di essa; essa progenie ti triterà il capo e tu le ferirai il calcagno.

Commentario abbreviato:

Genesi 3:15

14 Versetti 14, 15

Dio comincia a condannare colui da cui il peccato ha avuto inizio, cioè dal serpente. I mezzi usati dal demonio devono anch'essi partecipare alla sua punizione. Sotto la veste del serpente, il demonio è condannato a essere denigrato e maledetto da Dio, detestato e aborrito da tutta l'umanità e infine distrutto anche dal grande Redentore, indicato nello schiacciamento della sua testa. È dichiarata guerra tra la discendenza della donna e quella del serpente: essa è il frutto di questa continua inimicizia tra la grazia e la corruzione nel cuore del popolo di Dio. Satana, per mezzo della corruzione, colpisce, vaglia e cerca di divorare. Il cielo e l'inferno non possono più essere riconciliati e nemmeno la luce e le tenebre, né Satana con un'anima santificata. Inoltre, c'è una lotta continua tra i malvagi e i pii in questo mondo. Ecco però la bella promessa di Cristo, quale Liberatore dell'uomo caduto per la potenza di Satana e il piano del Vangelo: non appena ci fu la ferita subito fu dato e rivelato il rimedio. Questa grande rivelazione di un Salvatore non fu né richiesta né cercata dall'uomo. Senza una rivelazione di misericordia, che ci dà qualche speranza di perdono, il peccatore convinto cadrebbe in una tale disperazione da indurirsi sempre di più. Per la fede in questa promessa i primi genitori e i patriarchi prima del diluvio furono giustificati e salvati. Notate cosa viene riferito riguardo a Cristo: 1. La sua incarnazione o venuta nella carne: grande è l'incoraggiamento per i peccatori nel sapere che il loro Salvatore è la progenie della donna, osso delle nostre ossa, Eb 2:11, 14. 2. Le sue sofferenze e la sua morte indicate in quel suo tallone che schiaccerà Satana: per mezzo, cioè, della natura umana e tutte le sofferenze di Cristo continuano nelle sofferenze dei santi a causa del suo nome. Il demonio li tenta, li perseguita e li ammazza e insidia così il tallone di Cristo, afflitto a causa delle loro afflizioni. Ma mentre il suo tallone è insidiato sulla terra, il Capo è in cielo. 3. La sua vittoria comunque su Satana. Cristo portò scompiglio alle tentazioni di Satana salvando le anime e sottraendole alle sue mani. Con la sua morte Egli diede un colpo mortale al regno del demonio, quella ferita sulla testa del serpente che non può più essere curata. Dove il vangelo prende piede, Satana decade.

Riferimenti incrociati:

Genesi 3:15

Nu 21:6,7; Am 9:3; Mar 16:18; Lu 10:19; At 28:3-6; Rom 3:13
Mat 3:7; 12:34; 13:38; 23:33; Giov 8:44; At 13:10; 1G 3:8,10
Sal 132:11; Is 7:14; Ger 31:22; Mic 5:3; Mat 1:23,25; Lu 1:31-35,76; Ga 4:4
Rom 16:20; Ef 4:8; Col 2:15; Eb 2:14,15; 1G 3:8; 5:5; Ap 12:7,8,17; 20:1-3,10
Ge 49:17; Is 53:3,4,12; Dan 9:26; Mat 4:1-10; Lu 22:39-44,53; Giov 12:31-33; 14:30,31; Eb 2:18; 5:7; Ap 2:10; 12:9-13; 13:7; 15:1-6; 20:7,8

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